Riceviamo e pubblichiamo
Residence Puccini, ancora un flop di Di Stefano: Accuse infondate e mancanza di soluzioni per i più deboli
Ancora una occasione persa per Di Stefano che proprio non riesce a fare il sindaco di Sesto ma si ostina nella sua battaglia di retroguardia contro la fantomatica Sinistra.
Nel 2019, dopo due anni di amministrazione, si accorge di una irregolarità: c’era una convenzione, sottoscritta nel 2006 che non è stata rispettata dal privato.
Bene ha fatto a procedere contro di lui, siamo per la legalità e non abbiamo dubbi al riguardo.
Non altrettanto cristallino il vezzo di accusare la giunta precedente, che a suo dire avrebbe fatto finta di non vedere l’irregolarità (… che lui ha impiegato due anni a vedere).
I nostri valori uniscono la legalità alla preoccupazione per chi è più fragile, valore che questa amministrazione non ha. Il disprezzo per i più deboli, che nessun tribunale gli contesterà formalmente, pesa moralmente sul sindaco e indigna chi conserva un po’ di umanità. La responsabilità di operare esclusione sociale è oggettiva per chi ha l’onestà intellettuale di osservare quello che sta accadendo in città.
Il dato di fatto è che il tribunale ha condannato il privato non ha condannato la giunta precedente né quella del 2017-19. L’abuso edilizio l’ha commesso l’immobiliarista condannato a cedere l’immobile al comune.
Questa vicenda dimostra ancora una volta, che le giunte di centrosinistra si sono impegnate a trovare risposte ai bisogni abitativi, a differenza di quella di Di Stefano che ha smantellato l’ufficio case comunale.
Il tribunale non ha condannato lo strumento individuato dal comune ma una condotta illecita di un privato, quindi caro Di Stefano continui a “buttare via il bambino con l’acqua sporca” solo perché lo ha fatto il centrosinistra.
Ribadiamo che la città ha bisogno di proposte vere sul tema abitativo e se questa giunta avesse a cuore l’interesse dei sestesi più fragili potrebbe seguire la proposta avanzata in consiglio comunale da alcuni consiglieri di opposizione e utilizzare il residence Puccini per le persone che si trovano in difficoltà temporanea.
Il vuoto di pensiero politico da parte della giunta la porta a sopravvivere utilizzando atti amministrativi contro le opposizioni: pensi invece ad amministrare una città dove iniziano a non essere più garantiti i servizi essenziali. Pensi a come utilizzare il residence Puccini per il bene di Sesto e non come un’arma per la sua personale battaglia.
Partito Democratico Sesto San Giovanni
Gruppo consiliare PD in Consiglio comunale