Montrasio studi l’abc della democrazia
Parlano di popolo, di polo diretto con i cittadini, di rapporti continui con la società, e poi una volta eletti dimostrano di agire esattamente all’opposto. Altro che radical chic, qui ci troviamo a che fare con l’abc della democrazia.
Durante i lavori consiliari, Marco Montrasio, rappresentante della Lista Di Stefano, è intervenuto criticando l’uso improprio della piazza per fare politica, non per i contenuti, ma per lo strumento. Montrasio ha chiosato sulla sacralità dell’ assemblea consiliare (e su questo ci trova pienamente d’accordo) salvo però limitare il perimetro della democrazia solo a questo. E qui si aprono due aspetti: il primo è proprio della concezione della democrazia che se sviluppata solo nelle istituzioni diventa indiretta; il secondo, più specifico, che riguarda Sesto, dove in questi anni la maggioranza di cui Montrasio fa parte, con le restrizione apportate al regolamento comunale e interpretazioni ancora più restrittive, ha praticamente creato un bunker invalicabile, dove la partecipazione è diventata residuale.
Pietro Nenni patriarca socialista, antifascista perseguitato da Mussolini, costruttore della democrazia nel nostro Paese, doveva presentare il suo libro nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Non fu possibile. Uno sciopero dei poligrafici ne impedì l’ uscita. Nenni, inizialmente contrariato, quando seppe le ragioni disse: “Ho lottato una vita per i diritti dei lavoratori, organizzando scioperi e manifestazioni e adesso tocca a me, subire le conseguenze. Giusto. I lavoratori se lottano hanno le loro ragioni, e con le loro lotte rafforzano la nostra democrazia”.