Pensavamo che finalmente il problema degli stabili occupati di via Marconi avesse trovato una soluzione. Evidentemente siamo stati troppo ottimisti e fiduciosi.
Nella mattinata del 25 Gennaio e avvenuto lo sgombero degli occupanti abusivi delle abitazioni site in Via Marconi ai civici 248 e 254, preliminarmente all’abbattimento degli stessi stabili in funzione della costruzione del nuovo plesso che sorgerà al posto di quelli attuali. Apprendiamo ora che giå nel tardo pomeriggio dello stesso giorno alcuni degli occupanti abusivi sono rientrati accendendo luci e utilizzando la rete elettrica presumibilmente in maniera abusiva in maniera visibile dall’esterno.
È ragionevole aspettarsi che a seguito di uno sgombero si adottino tutte le misure atte a impedire il successivo rientro degli occupanti abusivi. Tali misure utili, dalle informazioni noi acquisite sulla scorta di sgomberi effettuati in altre città precedentemente, sono semplicemente il murare porte e finestre con opere di muratura oppure con lastre di metallo saldate agli infissi. Solo tali misure adottate a spese della proprietá avrebbero impedito il rientro degli occupanti. Se da un lato è vero che nel giro di qualche mese le case verranno demolite e quindi non subito come era lecito aspettarsi, dall’altro si poteva mettere in sicurezza l’immobile con misure più idonee a evitare il rientro sin da subito.
Altrimenti lo sgombero e i costi correlati allo stesso saranno risultati inutili. D’altronde la legge imporrebbe allo stesso proprietario di provvedere alla messa in sicurezza dell’immobile allo scopo di evitare occupazioni abusive e illeciti vari, seppur in prossimità di una demolizione. Non è dunque plausibile e accettabile che si chieda ai cittadini della zona di portare pazienza ulteriormente e per altri mesi In previsione di uno sgombero che avverrà non prima di primavera, lasciando così spazio e margine per il compimento di ulteriori atti illeciti e di degrado urbano a spese e conseguenze della collettività e soprattutto del vicinato dei due stabili.
Pertanto questo comitato chiede all’amministrazione comunale che seppur in attesa del rilascio dei permessi a costruire e in relazione alle correlate demolizioni, la stessa amministrazione si attivi con la
proprietà affinché nell’immediatezza gli immobili vengano messi in sicurezza e si effettui un altro e definitivo sgombero. Ci sono inoltre pervenute segnalazioni circa il fatto che alcuni individui, forse tra quelli allontanati dagli immobili di via Marconi 248 e 254, starebbero provando ad occupare altri immobili abbandonati presenti nelle vicinanze di via Marconi. Questo costituisce la prova di quanto noi affermiamo da tempo ovvero che il problema non riguarda solo singoli casi ma in particolare tutta la via Marconi, oltreché tutto il quartiere Rondò Torretta, che offre condizioni di degrado e abbandono utili a perpetrare ulteriori occupazioni abusive e illeciti di varia natura.
Alla luce di quanto successo ribadiamo che molto c’è ancora da fare in funzione del controllo degli atti di microcriminalità e di degrado urbano che spesso hanno avuto origine e centro nella via Marconi e nelle località limitrofe, all’interno del quartiere Rondò Torretta. Auspichiamo quindi che anche le altre segnalazioni e richieste inerenti le problematiche di sicurezza del quartiere, da noi presentate nei mesi scorsi , trovino accoglimento prossimamente.
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Comitato Cittadini Quartiere Rondò Torretta Sesto San Giovanni