Il nuovo sistema Area B da poche ore è attivo a Milano. Quella che è già stata ribattezzata come la più grande ZTL d’Italia coincide con la maggior parte del territorio di Milano. La mappa della zona è presente sul portale web del Comune di Milano, dove sono presenti anche le indicazioni sui sensori, indicati con la tipica icona della telecamera di sorveglianza. L’Area B di Milano, infatti, è caratterizzata dalla presenza di ben 188 varchi elettronici. Questa area copre di fatto il 72% dell’intero territorio milanese.
Ma cosa cambia per la viabilità dei comuni limitrofi e in particolare per Sesto San Giovanni che è da sempre attraversata dalle arterie principali di collegamento da e per il capoluogo lombardo?
Per l’assessore all’urbanistica sestese, Antonio Lamiranda, si tratta di un piano insostenibile per Sesto e non solo: “Il sindaco Beppe Sala ha comunicato, contrariamente a quanto scritto sulla stampa, che i veicoli interessati sono poco più di 43mila. Se così fosse, sarebbero un numero marginale rispetto alla mole di veicoli in circolazione e, l’efficacia del sistema ‘antinquinamento’, sarebbe vana. Il vero tema, come ha sottolineato anche il sindaco di Bresso Simone Cairo, è l’insostenibilità del sistema per i comuni dell’hinterland colpiti dal carico di veicoli aggiuntivi, respinti da AREA B. Gli effetti di Area B non li vedremo subito ma tra qualche mese, quando finiranno gli ingressi concessi (50) e le ore di circolazione ammesse con il sistema move-in (50 euro per max 2mila km)”.
Semplici dichiarazioni di rito in una campagna elettorale permanente contro l’avversario politico o esiste davvero il rischio che i veicoli che non possono entrare in Area B si riverseranno sulle strade sestesi nei prossimi mesi, quando le varie deroghe e agevolazioni temporanee cesseranno?
E soprattutto: al di là dello scontro a parole, cosa ha intenzione di fare la giunta sestese per evitare di intasare le già trafficate strade cittadine? Per ora il sindaco, ai microfoni di Local Team ha dichiarato: “Pensiamo di realizzare anche noi dei varchi di accesso nel territorio di Sesto San Giovanni in maniera tale che il milanese che vuole entrare nel nostro comune dovrà pagare. Quelle risorse le utilizzeremo per compensare l’inquinamento che Sala sta scaricando sui comuni della prima cintura”. Darà seguito a queste “minacce?