Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Rete Salute Sanità Pubblica Sesto San Giovanni.
La Regione Lombardia, le Direzioni di ATS e ASST, con il necessario assenso del sindaco, hanno deciso di spostare il personale medico e infermieristico in altre strutture (Terapia intensiva del Polo fieristico) impoverendo ancora gli Ospedali Pubblici.
A Sesto si perde un’attività fondamentale per il buon funzionamento di un ospedale e si rende inutile il Pronto Soccorso.
Il nostro Ospedale, nel silenzio, continua a perdere pezzi importanti: in questi ultimi anni è stato chiuso il reparto di cardiologia e gli altri reparti lavorano con personale medico e paramedico insufficiente già da molto tempo. Non è sufficiente fare le vaccinazioni di notte per garantire, al territorio e ai suoi cittadini, il futuro dell’ospedale.
A Sesto come in tutta la Lombardia !
Nessun intervento reale è stato fatto per affrontare una situazione già da tempo molto difficile neppure la nuova Legge Sanitaria Regionale prevede assunzioni di personale paramedico mentre i bandi per la ricerca dei medici vanno deserti perché forse c’è qualcosa che non va.
Nulla viene fatto neppure per potenziare la medicina di base.
A Sesto a fine dicembre sono andati in pensione alcuni medici di base,
i pazienti non sono stati avvertiti e si sono trovati da un giorno all’altro senza medico.
Oggi non ci sono medici di base disponibili sul territorio di Sesto!
La nuova Legge Sanitaria Regionale sottrae ingenti risorse al Servizio pubblico senza assunzioni stabili e senza che sia programmata una riorganizzazione per renderlo efficiente, sia a livello del territorio che ospedaliero. Dimostrano un’attenzione alla salute che è solo di facciata, si entusiasmano per una nuova Casa della Salute collocata in uno spazio inadeguato e insufficiente che farà fatica a funzionare.
A Sesto il Centro Prelievi di Via Marx è stato di nuovo chiuso !
Se vogliamo visite ed esami in tempi ragionevoli dobbiamo accettare visite private e costi per ridurre l’attesa che spesso, nel mancato rispetto della legge, è di mesi se non di anni.
Dal CUP – Centro unico di prenotazione – vengono già indicati gli istituti privati per rispondere alle necessità di cura dei cittadini:visite ed esami rimborsati con soldi pubblici.
Le nostre risorse vengono versate nelle casse dei privati: ma siamo sicuri che alle strutture Private interessi la salute dei cittadini? O piuttosto hanno come obiettivo prioritario il profitto ed hanno un’idea della salute molto lontana dalla cura preventiva e dal DIRITTO alla salute per tutti?
Si sta accelerando la privatizzazione della Sanità lombarda, unica soluzione indicata dalla nuova legge sanitaria regionale come scelta valida per la cura.Oltre al disagio che tutti viviamo, alle lamentele per i disservizi , spesso non troviamo i canali giusti per denunciare quello che ci sta accadendo e per far valere i nostri diritti.
Per questi motivi la RETE SALUTE e SANITA’ PUBBLICA ha deciso di RIAPRIRE LO SPORTELLO TUTTI I MERCOLEDI dalle ore 17alle 19 presso il Centro Sociale Baldina in Via Forlì, 15