I sestesi sono più avanti di chi li rappresenta
In meno di un mese due iniziative pubbliche molto partecipate, hanno ridato linfa e voce a buona parte della nostra comunità. Vedere la massiccia partecipazione di cittadini, che non frequentano la ritualità della politica, fatta di adulazione, di spocchia e assoluzione, partecipare e discutere dei temi che interessano la città, è stato un toccasana alla vita democratica della città. Sesto, è sembrata tornare a essere quella di una volta, città viva che ha fatto per molti lustri da esempio per la partecipazione democratica.
I cittadini hanno potuto liberamente e senza pregiudizi esprimere la propria opinione. Lo hanno fatto con intelligenza e competenza, con una capacità di analisi e di conoscenza che raramente abbiamo riscontrato nei dibattiti del consiglio comunale.
Le iniziative promosse da Paolo Vino e dai comitati dei vari quartieri hanno avuto questa peculiarità. Il particolare è diventato di interesse generale, in un intreccio di proposte tese a far diventare i processi in corso, vedi recupero aree Falck, un’opportunità e non un problema, una risorsa collettiva e non di pochi, una ricchezza e non un impoverimento.
Non sappiamo se, come e quanto peseranno queste iniziative sul futuro politico della città. Una cosa è certa: la popolazione è più avanti, molto più avanti da chi la rappresenta. Non poco.