Dopo più di quattro anni, la giunta di Sesto San Giovanni si è accorta che il monumento ai caduti di via Carducci, alle spalle del Carroponte, versa in condizioni disastrose e decide di correre ai ripari. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Ma procediamo con ordine.
In realtà, il monumento progettato dall’architetto Marzorati, inaugurato nel 1997, è in condizioni a dir poco precarie da una decina d’anni o quasi. Tanto che già nel 2019, la lista dei Giovani Sestesi aveva presentato un’interrogazione urgente per chiedere che l’installazione venisse messa in sicurezza “al fine di preservare l’incolumità dei cittadini che dovessero passare nelle vicinanze della struttura. Le tempistiche e le azioni volte al ripristino del suddetto monumento che costituisce un importante tassello nella storia della nostra città”. Da allora, silenzio.
Almeno fino a qualche giorno fa, quando il sindaco Roberto Di Stefano ha annunciato: “Abbiamo voluto ridare dignità a questo simbolo mantenendo, anche nel nuovo progetto, lo stesso disegno commemorativo”.
Il nuovo manufatto sarà realizzato in acciaio corten, un materiale duraturo, resistente contro gli eventi atmosferici e dai ridotti costi manutentivi. “La scelta progettuale – ha aggiunto l’Assessore ai Lavori Pubblici Loredana Paterna – prevede anche un ridimensionamento del monumento che sarà costituito da tre corpi separati curvilinei a partire da un’altezza di 12 metri, i tre elementi saranno posizionati e fissati al basamento esistente tramite piastre in acciaio, in centro in quota sarà presente una piastra di unione”.
A completamento dell’intervento verrà riqualificato il basamento all’interno della fioriera, con la sistemazione del verde e verrà, inoltre, posizionato un impianto di illuminazione con luci a led volte a riqualificare la stessa struttura nelle ore notturne. A breve verrà quindi demolito il monumento deteriorato e inizieranno i lavori per la posa del nuovo manufatto. La durata dei lavori è di 120 giorni tra demolizione, rilievo del basamento, progettazione, realizzazione e posa finale. Il monumento è stato progettato dal Settore Edilizia Pubblica.
Di fatto, la giunta per quattro anni ha ignorato l’interrogazione urgente presentata dai Giovani Sestesi e con il proprio immobilismo ha sfidato la sorte. Gli è andata bene, nonostante il maltempo e le intemperie il monumento è rimasto in piedi e nessuno si è fatto male. Ma se le cose non fossero andate così? Ora, senza tirare fuori dai cassetti del consiglio comunale quella vecchia interrogazione, fa sua l’idea di procedere alla riqualificazione. Un po’ poco. Ma tant’è.