“MENO 2. Non si parla né di gradi, né di temperatura ma del numero di piscine che la cittadinanza di Sesto San Giovanni ha perduto.
Secondo qualche Consigliere di maggioranza, siamo “Città Europea dello sport”, secondo me invece siamo una città allo sbando e lo dico senza esagerare”, così Paolo Vino, segretario della Lista Civica Giovani Sestesi precisa e fa luce su quanto sta accadendo in città dopo il consiglio comunale di ieri sera – 21 marzo ndr. -.
Dopo il dietrofront di Caltagirone, a meno di un anno dal secondo insediamento della Giunta Di Stefano, anche chi doveva riqualificare la piscina Olimpia ha deciso di fare un passo indietro e abbandonare l’appalto di riqualifica e successiva gestione della piscina Olimpia di via Marzabotto. Il risultato? Un altro luogo di aggregazione di cui la comunità di Sesto San Giovanni non potrà disporre. L’ennesimo.
Questa amministrazione si conferma ancora una volta imbattibile nel numero di appalti mancati o addirittura prima assegnati e poi abbandonati dagli stessi operatori appaltatori.
Tra un Consiglio e un altro e qualche post su Facebook, c’è chi però ha ancora il coraggio di vantarsi per un operato che, oggettivamente, lascia a desiderare.
Nel frattempo la cittadinanza vede accumularsi sconfitte su sconfitte.
Esopo diceva: “Più piccola è la mente più grande è la presunzione”.
Andreotti invece: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”
I Giovani Sestesi sperano, anzi si augurano vivamente che per questa particolare vicenda non sia cosi.