Ieri sera è andata in scena la “prima” per il nuovo consiglio comunale sestese che si è ritrovato in Aula con “il consigliere anziano”, Sergio Valsecchi che ha diretto l’orchestra in attesa di eleggere il nuovo presidente del consiglio.
Qualche novità e tante le solite facce per il nuovo parlamento sestese composto da 24 consiglieri (unica assente ieri Mari Pagani).
Delibera numero uno, di rito, la convalida dei consiglieri eletti.
Il primo a prendere la parola è Gianmaria Vincelli che chiede la revoca dalla Lista Di Stefano per costituire il gruppo Noi con l’Italia pur continuando a sostenere l’appoggio al centrodestra e al sindaco.
“Benvenuto a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione e un augurio per un lavoro sereno. Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana” ha detto il sindaco”.
Il primo cittadino punta sulla continuità: “Nei prossimi 5 anni, tutta la progettazione dovrà essere cantierizzata. Sesto si sta trasformando, sta cambiando”.
Poi Di Stefano si fa prendere la mano e annuncia: “Sesto sta diventando una metropoli che crea un indotto incredibile. Una trasformazione epocale che nessun altro comune d’Italia sta vivendo e che si dovrà fare ad ampia maggioranza con un dialogo tra maggioranza e opposizione, dentro e fuori le istituzioni, con le associazioni”.
E allora non resta che attendere per capire se ci sarà vero dialogo o se quelle del primo cittadino resteranno parole al vento e frasi di rito ormai svuotate di qualsiasi significato o saranno intenzioni concrete. E per capire quale opposizione sarà.
Dopo aver fallito la riconquista della città, il PD farà vera opposizione oppure si adagerà sugli scranni dell’aula come ha fatto per buona parte degli ultimi 5 anni? Il futuro politico di Sesto passerà anche da qui.