La scelta dell’amministrazione comunale di aumentare i costi e il numero dei parcheggi a pagamento (da poco più di mille ad oltre cinquemila) sta sollevando proteste e generando rabbia tra i cittadini. Una scelta cervellotica, senza senso, con un un unico obiettivo: generare cassa. Soprattutto per il gestore.
Una scelta che sta mettendo a dura prova innanzitutto i residenti che oltre a dover subire un aumento sproporzionato, spesso non riescono nemmeno a iscriversi al sito dell’Apcoa, perché il più delle volte la via dove abitano non viene riconosciuta. A questo si aggiunge il caos della tipologia prevista per l’iscrizione. Ci sono cittadini intestatari di due auto, naturalmente con una solo patente, che nella confusione che regna, alimentata anche dalla disinformazione anche da parte degli amministratori, non sanno se vale il concetto del pagamento di 27 euro come previsto per i residenti per ogni auto, oppure per al seconda auto di proprietà , la tariffa annua va intorno a i 300 euro.
Confusione, approssimazione, incapacità e vanagloria di sindaco e assessori, non potevano che produrre questi risultati. Andreotti nel libro postumo curato dai figli “I diari degli anni di piombo” racconta molti aneddoti. Il 3 febbraio del 1973 gli fece visita Enzo Biagi per un’intervista alla Stampa. Il grande giornalista ad un certo punto gli chiese di descriversi. Andreotti, che era un fine politico, lucidissimo gli rispose: ” Sono una persona consapevole dei miei limiti, ma anche sicura di non vivere in un mondo di giganti” . Risposta secca, in apparenza carica di modestia, nella sostanza cinicamente sincera sul mondo politico che lo attorniava.
Ai nostri amministratori, sindaco e assessori che non passano giorno senza lodarsi e imbrodarsi, comminando solo figuracce, vogliamo ricordare la parola modestia, che in politica è la prima dote che serve.
Naturalmente parliamo di politica e non di rappresentazione da cabaret.