Continua la polemica a distanza tra l’ex vice sindaco Gian Paolo Caponi e l’attuale assessore all’urbanistica Antonio Lamiranda.
Con un post fiume, Lamiranda su Facebook aveva risposto, punto per punto, alle accuse mosse da Caponi verso la giunta.
“Contro il fango e le illazioni dell’opposizione lanciate a metà dicembre 2021 su irregolarità di gara come assessore ai lavori pubblici respingo le infamanti accuse anche a difesa dei tecnici comunali e del loro operato”. Un titolo emblematico scelto da Lamiranda per il post nel quale ha respinto con forza le accuse circa presunte irregolarità nella procedura di aggiudicazione del project financing per la riqualificazione della piscina estiva Carmen Longo.
Per l’assessore: “Quando un’Amministrazione si muove in modo opaco è frequente che siano proprio gli operatori economici che subiscono gli effetti di azioni amministrative che ne hanno alterato le condizioni della concorrenza ad aprire la vertenza, direttamente, o indirettamente attraverso le associazioni d’impresa o professionali. Questo è successo anche a Sesto San Giovanni, ma in passato, non in quest’ultimo mandato e non sul project Carmen Longo. La cosa ancora più strana è che le censure non vengano rivolte dagli operatori economici e che vengono mosse ben oltre due anni e mezzo rispetto ai fatti. Mi verrebbe da dire tempo scaduto.Diffidate perciò da chi cerca solo di gettare fango sulle istituzioni“.
La replica di Caponi non si fa attendere… “L’assessore Lamiranda, forse ingenuamente , ammette che l’offerta dei privati si è materializzata nel 2018 subito dopo la chiusura del bando del 2017 ( che ricercava promotori finanziari dando un indirizzo politico preciso quanto a condizioni da offrire al mercato). Offerta dei privati , quella del 2018 , che si è concretizzata in una convenzione (perfezionata dopo oltre un anno!) nel 2019 con condizioni totalmente stravolte e difformi dall’indirizzo politico offerto al libero mercato nel 2017. E questa si chiamatrasparenza? Si chiama rispettare le regole della libera concorrenza del mercato per valorizzare il bene pubblico? Il “manzoniano “ tentativo di Lamiranda di confondere le idee (tentando di scaricare in modo “coraggioso” eventuali anomalie sui funzionari incolpevoli) mette in evidenza le tempistiche poco trasparenti della procedura che hanno portato a concludere un accordo unilateralmente proiettato a garantire gli interessi del privato. La replica di Lamiranda documenta la mancanza di trasparenza nel“confezionamento” della convenzione ai privati durato oltre 16 mesi!”.
A questo punto non resta che attendere il prossimo capitolo di quello che ormai appare come uno scontro aperto iniziato ai primi di dicembre e destinato ad accompagnarci almeno nella prima parte di un 2022 che, tra l’altro, è l’anno delle elezioni comunali nella nostra città.